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Congelato il provvedimento sull'ospedale di Casoli
Assemblea dei sindaci Asl, il manager discute il futuro dell'azienda e accoglie la richiesta di congelamento del provvedimento preso per l'ospedale di Casoli
All
Ortona - Sindaci della Asl unica
provinciale a raccolta nella sala convegni dell’ospedale per discutere del
futuro della sanità nell’Azienda che ha accorpato Chieti e Lanciano-Vasto.
All’incontro hanno presenziato il direttore generale Francesco Zavattaro
e il subcommissario per il piano di risanamento Giovanna Baraldi, che
hanno presentato ai 34 amministratori intervenuti gli orientamenti regionali
in tema di riorganizzazione dell’assistenza e dei servizi ospedalieri e
territoriali.
L’incontro è stato anche l’occasione per presentare ai sindaci la
bozza di delibera di riorganizzazione dell’ospedale di Casoli, con l’ipotesi
di sospensione dell’attività di Medicina, Geriatria e Day surgery, e
l’attivazione di 24 nuovi posti letto di Riabilitazione e lungodegenza: una
proposta che nei giorni scorsi non ha mancato di suscitare polemiche, anche
politiche tra esponenti di centrodestra e centrosinistra.
Copia del documento, il cui carattere di semplice proposta è stato più
volte rimarcato da Zavattaro, è stata consegnata ai sindaci, alcuni dei
quali ne hanno chiesto il congelamento, in special modo la nutrita
rappresentanza del Sangro-Aventino, che ha subordinato qualunque progetto
sui piccoli ospedali e su Casoli alla presentazione di un progetto di
riorganizzazione complessivo.
La richiesta è stata comunque accolta dal manager, secondo il
quale l’ipotesi presentata non è finalizzata a operare dei tagli ma
paradossalmente a potenziare il Consalvi «attraverso una connotazione
specifica che consenta di offrire ai pazienti di quel territorio
l’assistenza di cui hanno bisogno».
Zavattaro ha rivolto un invito ai sindaci a «non
arroccarsi sulla difesa di un luogo ma a collaborare per costruire insieme
un sistema a rete fatto di strutture e servizi diversi». In pratica un
invito a «evitare battaglie in difesa dei posti letto e a offrire un
contributo di crescita al territorio, attraverso la realizzazione di
un’assistenza che esprima livelli di qualità difficilmente raggiungibili con
l’impianto attuale, che non risponde al meglio ai bisogni di salute dei
cittadini del territorio come dimostrano i tassi di fuga verso altre
strutture».
Al termine dell’incontro la Baraldi ha proposto agli amministratori una
partecipazione attiva alla elaborazione del progetto di riordino dei
servizi, invitando a indicare azioni riguardo a particolari temi quali
l’organizzazione dei punti prelievo nelle zone interne, l’attività della
guardia medica, l’assistenza ai pazienti anziani cronici. Un mese di
tempo per presentare le proposte.
Fonte:
www.lanciano.it
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