Non sto qui a rimarcare la gravità di queste parole pronunciate in quel
contesto ed è giusto il risentimento suscitato ai vari livelli. Ma
aldilà dello scalpore e delle solite emozioni, io sarei più pragmatico,
per non dire più duro: La Regione Abruzzo avrebbe dovuto licenziare
immediatamente il dott. Zavattaro, perché le sue parole hanno
arrecato danni morali e materiali alla stessa Asl, alla cui guida lo
aveva nominato con lauto stipendio! E’ come se il manager Fiat
Marchionne, in un convegno, dicesse ”signori non comprate le macchine
Fiat perché si rompono subito”! Sempre dalla stampa, da ieri,
apprendiamo delle scuse del manager. Avremmo certamente preferito ci
avesse spiegato il perché della chiusura degli ospedali di Casoli, Gissi
e Guardiagrele, dopo averli ristrutturati e messi a norma spendendo
centinaia di milioni di euro, oppure ci avesse detto quanto tempo
occorre per ristrutturare la rete sanitaria del chietino! Finora
abbiamo assistito alla fase demolitiva, ma quella costruttiva? O per
lui
sta bene così? Oppure crede di risolvere il problema delle
zone interne con un paio di ambulanze da sistemare in punti
strategici? Se è così, ecco perché va licenziato!
Il dott. Zavattaro,
venuto in Abruzzo, non so chiamato da chi, né con quali specifiche
competenze in materia sanitaria, si è ritrovato con un presidente di
Regione completamente a digiuno di sanità, un assessore alla sanità agli
arresti domiciliari ed un assessore all’agricoltura che tenta di parlare
di sanità, ma che farebbe meglio ad interessarsi della vendemmia nel chietino e della raccolta delle patate del fucino! Senza dimenticare la
dott.ssa Baraldi, sub commissario governativo, totalmente assorta a ridare
al Privato gli stessi posti letto, anzi di più, che aveva prima del
fallimento di Angelini! Zavattaro e Baraldi, essendosi accorti della
scarsità di competenza sanitaria dei dirigenti regionali, hanno agito a
loro piacimento, chiudendo gli ospedali, spostando personale ed
apparecchiature facendo, insomma carne da macello di una sanità certo non
ottimale, ma con tante potenzialità, magari non messe in
risalto!
Bene! Egregi Zavattaro e Baraldi, in Abruzzo ci sono tanti
professionisti in servizio ed in pensione, come me, che non accettano
affatto il vostro progetto di ristrutturazione della sanità
Abruzzese, anzi vi invitiamo a cercare meglio nel vostro
portafoglio: potreste trovare un biglietto, pagato da noi, di prima
classe, per Milano…..solo andata!
Dr. Pierluigi
Natale - Presidente Comitato Civico difesa Ospedale "Consalvi"