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La Soprintendenza vincola il "Palazzo Scolastico"
Il fabbricato non farà la stessa fine della "Centrale del Latte"a Pescara. Dopo Pinocchio, riapre il sipario del Teatro Comunale

La Soprintendenza vincola il "Palazzo Scolastico"

L'ultima notizia inerente l'ex sede della scuola elementare resa pubblica dall'Amministrazione, risale al 10 Novembre 2009, quando da "il Centro" si apprende che "La valutazione dell’ex sede delle scuole elementari, inaugurata nel 1933 è stata richiesta dall’amministrazione comunale"
"Il destino del Palazzo scolastico è ancora tutto da decidere. - dice l'articolo di nove mesi fa apparso sul citato giornale locale - Non basta più sapere che uno su dieci dei votanti al referendum indetto dal giugno scorso aveva scelto di realizzare una piazza e di abbattere lo storico edificio. Quello che conta ora è la Sovrintendenza il cui parere sarà vincolante per tutto ciò che si vorrà fare dentro e fuori il Palazzo, piazze o centri polivalenti che siano. L’edificio può essere considerato bene storico monumentale".
Dopo più di sei mesi di silenzio, la Soprintendenza anticipa via fax la nota del 24 Maggio 2010 che contiene il provvedimento del Direttore Regionale della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per l’Abruzzo. Il predetto documento, che contiene l'apposizione sull'edificio dell'ex scuola elementare del vincolo di tutela contenuto nel D. lgs. n. 42 del 22 Gennaio 2004 , è arrivato al protocollo comunale più di una ventina di giorni fa.

Intanto, con Ordinanza Sindacale n. 30 del 06.08.2010, l'Amministrazione, in occasione degli eventi estivi svolti nel centro cittadino, promossi e gestiti da alcune associazioni culturali, ha riaperto la grande sala del Cinema Teatro Comunale anche in base a questo provvedimento della Soprintendenza. Sempre nello stesso documento, si legge inoltre che, un'Ordinanza Sindacale della precedente Amministrazione, la n. 01 del 09.01.2006, già "disponeva la riapertura dell’edificio ex scuola elementare del capoluogo, il cinema teatro e la sede AVIS, stabilendo che al loro interno potevano essere svolte le attività compatibili con quelle descritte a pag. 20 della relazione tecnica datata 10.11.2005 a firma dell’Ing. Carlo De Vitis". Nella citata relazione infatti, emerge che "l’edificio, pur non raggiungendo i livelli minimi si sicurezza definiti dalle Norme Tecniche per le Costruzioni, può essere considerato fruibile per lo svolgimento di quelle attività che non comportano affollamento e che determinano un basso cimento statico dell’edificio". Il Cinema Teatro dunque, come è avvenuto per i locali al piano superiore e in base alla delibera n. 20 del 15 Marzo 2006, poteva già in qualche modo essere di nuovo utilizzato, invece di rimanere chiuso e adibito a magazzino sotto la sporcizia e l'umidità ancora per più di quattro anni.

"Dunque, dove eravamo rimasti?". Eravamo rimasti a "Pinocchio" e cioè all'ultimo film proiettato in Sala il 3 Novembre 2002, dopo l'evento sismico del 31 Ottobre nel Molise. L'Edificio infatti, viene chiuso il giorno Martedì 5 Novembre, dopo che, il Lunedì 4, le lezioni vengono riavviate normalmente, poiché dopo un attento sopralluogo dei giorni precedenti, i Tecnici Comunali verificarono che il fabbricato, in seguito all'evento sismico in Molise della mattina del 31.10.2002, non aveva subito nessun danno; ma amministratori senza scrupoli guidati da scaltri conformisti, chiudono il fabbricato, approfittando della situazione emotiva nata dal tragico evento di San Giuliano, che spingono pochi genitori ancora in preda all'isteria a protestare, e da lì, inizia il lungo calvario, sia per gli alunni delle elementari, costretti a frequentare la scuola negli ambienti angusti dell'ex Pretura, sia per i cittadini, che si vedono chiudere all'improvviso un luogo di cultura riaperto da alcuni anni in grande stile e con grande quantità di soldi pubblici. Numerosi errori ed orrori a catena da quel giorno si susseguono, con le conseguenze che ormai tutti conosciamo e dopo aver speso tanto denaro pubblico per perizie, indagini, progetti ed in ultimo, per l'inutile e fallimentare referendum, un decreto legislativo già in vigore dal 2004 il n. 42 del 22 Gennaio , finalmente pone la parola fine alle vicende che hanno visto il Palazzo Scolastico rischiare di fare la fine della "Centrale del Latte" a Pescara. Tutto ciò, per la grande soddisfazione di chi nel sondaggio del 2003, proposto da casoli.org, ha votato per il mantenimento dell'edificio storico, spiegandone anche i motivi.

Il riepilogo della votazione in rete online dal mese di Giugno 2003

A (riapertura immediata); B (riapertura dopo adeguamento sismico); C (demolizione e destinazione pubblica sia dell'area di risulta che dell'eventuale nuovo fabbricato); D (vendita a privati). Totale voti 413, di cui: 153 (A), 199 (B), 52 (C) e 9 (D). La maggioranza dei votanti sceglie di conservare l'edificio.

Inserito da Redazione il 21/08/2010 alle ore 20:27:12 - sez. Beni culturali - visite: 4667