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Redazione il 13/03/2007 alle ore 07:05:02 - sez.
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Largo San Nicola si chiamerà Piazza Brigata Maiella
Largo San Nicola si chiamerà Piazza Brigata Maiella
Il 5 Dicembre il giorno del ricordo
E' così che il Comune di Casoli vuole ricordare "il
Corpo dei Volontari della Maiella"
A Casoli, il 5 dicembre 1943, con l'accorpamento di
alcune bande partigiane comandate dall'Avv. Ettore Troilo si costituì la
Brigata
Maiella, l'unica formazione partigiana decorata con la medaglia d'oro al valor
militare. Nel corso della II Guerra Mondiale la "Brigata Maiella", ha
combattuto nei ranghi dell'VIII Armata Alleata, numerose battaglie in Abruzzo e
in altre regioni d'Italia. Ci furono 55 morti e 151 feriti, dei quali 36
mutilati. 15 le medaglie d'argento, 43 quelle di bronzo e 144 croci al valor
militare. Solo vent'anni dopo, il 2 maggio 1965, fu concessa la medaglia
d'oro al valor militare.
«La Resistenza nella nostra terra, la vicenda storica
della "Maiella" - si legge nella relazione allegata alla Delibera
di G.C. n.126
- nacque spontaneamente come dalla rabbia del momento, dettata dall'orgoglio,
certamente spinta dalla sete di giustizia o forse anche di vendetta;
essa nacque più da istinto individuale che da coscienza collettiva, più dalla
ricerca della dignità personale che da un cosciente ideale, più da un coraggioso
gesto solitario che da un'organizzazione con precise finalità.
Essa nacque, in quel duro e nevoso inverno del 1943, dalle macerie di
decine di paesi della valle dell'Aventino minati e distrutti dalle truppe
tedesche in ritirata, dagli eccidi di civili senza alcuna colpa che quella di
voler sopravvivere, dalle ripetute razzie del poro cibo rimasto e degli
ultimi animali in dotazione di una popolazione affamata, dalle decine di
migliaia di sfollati che dalla montagna e dalle colline dell'entroterra
trovarono frugale ospitalità a Casoli, miracolosamente rimasta
estranea alle distruzioni più gravi. Forse anche per questo che la Brigata
Maiella non poteva che nascere a Casoli, dal paese dell'asilo dentro la
tempesta della guerra, non poteva che nascere come un gruppo partigiano senza ne
partito ne fazione se non quella della libertà della propria terra, non poteva
che avere come unico simbolo possibile il nome della montagna madre, la Maiella.»
«Il nucleo della Brigata Maiella - scrive Marco Patricelli nel suo recente libro "I banditi della libertà" dedicato alla
Brigata Maiella - era nato in maniera avventurosa nel castello dei
marchesi Masciantonio... Nel freddo di quel dicembre di guerra alcuni
uomini si erano guardati negli occhi, avevano discusso fra di loro e si erano
trovati concordi in un giuramento d'onore: con un lapis erano stati segnati
su un foglio di carta i nomi di coloro che avevano deciso di collaborare
attivamente con gli anglo-americani ed era stato scelto il nome della
montagna madre degli abruzzesi per definire il gruppo partigiano.
Erano pochi e di ogni estrazione sociale... La formula dell'arruolamento
che non sarebbe più stata cambiata era semplice e decisa nella sua estrema
sintesi "I sottoscritti volontari italiani dichiarano di essere disposti a
partecipare alle azioni ed operazioni militari per la liberazione della Majella,
obbligandosi a sostenere a tutte le leggi del Superiore Comando Alleato."»
«In un grande stanzone del Palazzo Scolastico mezzo
rovinato dalle mine tedesche - scrisse Donato Ricciuti, combattente della "Maiella"
- un nuovo plotone di volontari italiani si sta formando. Per lo più giovani.
Una manata di
anziani. Nei volti di ognuno è marcata una sola volontà. La stessa decisione...
Non la morte li fermerà. Il sorriso in ogni bocca, la stessa fede in ogni
cuore. Per la libertà. Per la giustizia, ove Dio vero vorrà. Siamo figli della
Roccia.»
La formazione partigiana nata al Castello Ducale, continuava a
formarsi nel Palazzo Scolastico, ma il luogo simbolo dal quale iniziò
l'eroica vicenda, fu la piazza attualmente denominata "Largo San Nicola",
dove non appena si sparse la notizia che il Comando Inglese aveva accettato la
collaborazione della stessa formazione partigiana, affluirono, numerosi, da
tutti i Comuni viciniori, i volontari fermamente convinti ad arruolarsi per
difendere le proprie terre e le proprie famiglie dall'oppressione nazista.
Pertanto, la Giunta Comunale di Casoli, nella
seduta del 05-12-2006, ha stabilito di istituire come giorno del ricordo, il 5
Dicembre, a testimonianza della costituzione della predetta formazione
partigiana e di cambiare la denominazione dell'attuale "Largo San Nicola"
con "Piazza Brigata Maiella".
Articolo correlato:
Addio Domenico Troilo»
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Vergogna!!!
Inserito da Rivoglio Largo S.Nicola
il 17/06/2007 alle ore 14:00:22
LA BRIGATA MAJELLA? MA QUALI EROI, QUALI LIBERATORI? BASTA CON QUESTE MENZOGNE STORICHE!!! RIVOGLIO LARGO SAN NICOLA ANCHE IO!!!
Inserito da Antipartigiano
il 24/09/2007 alle ore 23:53:34
Antipartigiano vai a farti depilare il cervello!
Inserito da Cannone
il 06/12/2007 alle ore 17:05:35