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Di seguito gli Articoli, i Video e le Immagini pubblicati nella giornata richiesta.
Antonio Mancini - La luce il colore
Antonio Mancini (Roma, 1852 - Roma,
1930) - Tasferitosi con la famiglia da Roma a Napoli nel 1865, vi frequenta
l’Istituto di Belle Arti, allievo di Domenico Morelli, e la scuola serale dello
scultore Stanislao Lista. Partecipa al Salon parigino del 1872 con opere
ispirate ai personaggi della vita popolare di Napoli e viene notato dal mercante
Goupil; a Parigi torna nel 1875 e nel 1877-1878 studiandovi la pittura
impressionista. Le ricerche luministiche e l’uso materico del colore lo
conducono a risultati di sempre maggiore libertà, fino all’inserimento sulla
tela di frammenti di stoffa o vetro. Colpito da ripetute crisi nervose, viene
ricoverato nel 1881 a Napoli, ma continua a dipingere eseguendo intensi
autoritratti. Dimesso nel 1883, si trasferisce a Roma da dove si sposta nel
primo decennio del nuovo secolo per recarsi due volte a Londra. Tra il 1911 e il
1918 soggiorna a Frascati, ospite del collezionista e mecenate Ferdinand du
Chéne de Vère, e nel 1920 partecipa alla XII Esposizione internazionale d’arte
di Venezia con una mostra individuale che sancisce il suo successo di pubblico e
di mercato.
Note sull'autore del libro
Domenico Di Giacomo, laureato in Medicina e Chirurgia,
s’interessa dagli inizi degli anni ’70 allo studio ed alla catalogazione dei
dipinti napoletani del XIX sec. Appassionato collezionista e ricercatore
della pittura napoletana dell’800, curatore e autore dei volumi Vincenzo
Migliaro - Il pittore di Napoli (Pescara, Ianieri editore, 2006) e Raffaele
Ragione - Impressionista napoletano (Pescara, Ianieri editore, 2007), ha
collaborato con la sua esperienza e vasta documentazione alla pubblicazione
di numerosi cataloghi d’arte (Patini, Casciaro, Pratella e altri). Inoltre ha
curato diverse pubblicazioni di gallerie private napoletane, attinenti
sempre la pittura del XIX secolo.
NATALE PER LE VIE DI CASOLI
Dal bivio di Fara tutte le strade portano a.... Casoli
La vignetta di Fiorindo che prende spunto dalla
seguente foto su FB
Secondo l'attuale segnaletica stradale, al bivio tra la
strada che porta a Cipollaro e quella che porta a Selva Piana, sembrerebbe che
tutto passi solo per Fara. I cartelli turistici marroni per Casoli sono messi
più indietro e sulla parte opposta, tutti gli altri (turistici e non) indicano
la strada che porta a Fara San Martino. Dall'altra parte, dove dovrebbe esserci
la segnaletica turistica di Casoli, si legge, meglio la scritta "Lago di Bomba"
che quella relativa al lago di Casoli, nascosta a destra. Sono lì da alcuni anni
(già dal 2009 secondo street view) e nessuno protesta! E poi quel bel cartello
con la scritta "Terre del Sangro Aventino": quelle che portano a Casoli che
terre sono? Terre di nessuno? Ma che allarghiamo a fare le strade se poi da
noi... non ci viene nessuno?
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n.196, che estende il divieto anche ai casi
di coinvolgimento a qualunque titolo del minore
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diverse da quella penale). |
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